Il bosco delle lucciole e l’Oasi WWF

L’uscita da Mottola è bruttina, tra il traffico pesante e alcune rotonde. Una volta entrato in aperta campagna vengo avvistato da alcuni cani pastore che stanno scortando un gregge a qualche centinaio di metri da me; sono sei o sette, decisamente nervosi, e mi fanno capire in maniera molto esplicita che è meglio non avvicinarsi.

Una volta che le bestie si sono allontanate riprendo il percorso, che fino all’ingresso a Massafra è tutto in piano o in leggera discesa; è anche ben ombreggiato dato che si passa all’interno del Bosco di Sant’Antuono (i cartelli all’ingresso lo chiamano anche “Bosco delle lucciole”) lungo un sentiero largo, battuto e segnalato.

Grazie ad una deviazione per cercare un geocache, ad un certo punto scopro che sono vicino all’Oasi WWF Monte Sant’Elia che vado ad esplorare. C’è un’ampia masseria con dei trulli e il cartello informativo racconta che la proprietà era di un filosofo pugliese discepolo di Gandhi che dopo averci abitato a lungo, negli anni ‘90 l’ha donata al WWF. A prima vista sembra una foresteria che non ha mai preso il via e ora è in stato di semi-abbandono.

L’ultimo tratto della tappa continua a scendere attraverso un uliveto con alberi molto grandi e distanziati fino all’abitato di Massafra; da qui è meglio usare il GPS perché le frecce non sono del tutto aggiornate.

Dopo un’ultima salita cocente verso il centro arrivo al B&B “Sotto la volta”, struttura di livello medio-alto nel centro del paese, dove la responsabile mi accoglie con la simpatia di una gravina a Ferragosto. La camera è dotata di vari comfort (condizionatore, tv, etc…) nonché un ampio solarium sul tetto/terrazza e una generosa colazione inclusa nel prezzo. Sta anche in cima alla classifica delle strutture più costose tra tutte quelle in cui mi sono fermato (40€ in doppia ad uso singolo) perché purtroppo in questa tappa, come in altre soprattutto della via Ellenica, non ci sono ostelli né sistemazioni in camere condivise più a buon mercato.

Cena a Massafra

Sia l’infopoint, che organizza visite guidate nei dintorni, sia i due ristoranti convenzionati col Cammino Materano sono chiusi di lunedì, che evidentemente non è il giorno migliore per trovarsi a Massafra.

Visito la Cattedrale e il centro, che si sviluppa a cavallo della stretta Gravina di San Marco e che offre vari punti panoramici da cui vedere la pianura fino a Taranto e il tramonto del sole dietro i colli più lontani.

Per la cena decido di spendere qualcosa in più del solito e stuzzicato dalle recensioni, dal nome accattivante e dal dehor, scelgo “Il ritrovo degli ostinati” (38€ per coperto con bruschettina + antipasto misto + misto carne + calice di vino). Location, servizio e piatti all’altezza del prezzo.