Sia sulla Via Ellenica che sulla Via Peuceta i punti in cui rifornirsi di acqua sono molto pochi e persino del tutto assenti in alcune tappe.

È importante sapere che per trovare da bere non si può quasi mai fare affidamento su negozi o attività commerciali per il semplice motivo che non si attraversano centri abitati (salvo una volta sola, sulla Via Ellenica tra Mottola e Castellaneta) e nemmeno le masserie “abitate” sono molte.

Le fontane sono segnalate sui GPX che si possono (anzi, si dovrebbero!) scaricare prima di iniziare una via; consiglio anche di guardare OpenStreetMap dove l’elenco dei punti di approvvigionamento idrico sono segnati, e potrebbero essere più aggiornati rispetto alle indicazioni ufficiali del Cammino.

In ogni caso è sempre bene partire con una scorta d’acqua consistente e adeguata alla lunghezza della tappa e alla stagione, anche perché purtroppo può capitare che una fontana – magari proprio l’unica lungo il percorso – sia momentaneamente non attiva. Per evitare di rimanere a secco è sempre bene non affidarsi ciecamente ai punti acqua segnalati, soprattutto nei tratti in cui ne è previsto solamente uno, ma mettere nello zaino almeno un paio di litri d’acqua che possono diventano tre per le tappe più lunghe e in estate.